Proposte e richieste bozza D.M. per seconda fase percorso internalizzazione
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11.10.2020 - Proposte e richieste bozza D.M. per seconda fase percorso internalizzazione
Con la presente le scriventi OO.SS. sono a riproporre le considerazioni, proposte e richieste già avanzate al Direttore Generale Dott. Serra, nel corso dell’incontro di ieri, 10 novembre 2020, per l’informativa alle OO.SS..
Abbiamo in premessa sottolineato come la vicenda dell’internalizzazione abbia rappresentato una importante opportunità per molte lavoratrici e lavoratori e contemporaneamente abbia visto però l’esclusione dal processo di un numero consistente di persone che si trova adesso senza un posto di lavoro.
La volontà politica che ha sempre guidato le nostre azioni è stata ed è la tutela dei livelli occupazionali, obiettivo che è stato condiviso da codesto Ministero, e in tal senso vanno anche le nostre proposte di modifica ed integrazione alla bozza di testo proposta.
Riteniamo imprescindibile garantire a tutte le lavoratrici e lavoratori che hanno i requisiti soggettivi previsti al comma 5-sexies del art. 58 D.Lgs. 69/2013, la partecipazione alla procedura selettiva ivi prevista, dando l’opportunità di fare domanda anche in assenza di posti residuati nella provincia dove hanno prestato la propria attività, nel rispetto, comunque, dei limiti di spesa e del numero dei posti complessivi.
Tale opportunità va garantita, a nostro parere, per non ledere un diritto che la norma riconosce a quelle lavoratrici e lavoratori in possesso del requisito dei 5 anni, non solo per l’immediato, ma anche per il futuro, prevedendo la norma che quei posti, anche per gli anni a venire, debbano essere “dedicati” esclusivamente a questa platea di lavoratori.
Ciò anche al fine di evitare contenziosi legali che sarebbero deleteri rispetto alla finalità che la norma si proponeva di realizzare: l’ampliamento della platea per la massima occupazione.
Tale intervento, come dicevamo, ha l’obiettivo di allargare, seppur con i limiti numerici imposti dalla legge, la platea degli internalizzati e limitare il numero dei lavoratori che con questo processo ha perso occupazione e reddito.
Chiediamo pertanto, nella convinzione che l’atto amministrativo possa correttamente intervenire, che venga modificata la bozza di testo del D.M. permettendo ai candidati in possesso dei requisiti soggettivi previsti dal comma 5- sexies di presentare domanda nella provincia di competenza anche in mancanza di posti disponibili, questo per acquisire il diritto ad entrare in graduatoria e, in subordine, per un’altra provincia per la quale esistono posti disponibili.
La seconda provincia verrà presa in considerazione in caso di assenza di disponibilità di posti nella provincia di competenza.
Riteniamo poi necessaria la previsione di una ulteriore fase di mobilità nazionale destinata a coloro che, all’esito della procedura, risultassero soprannumerari. In attesa di riscontro alle nostre richieste, sollecitando anche una ulteriore convocazione da parte vostra, inviamo distinti saluti. .